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Resoconto sull’incontro presso la sede dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana

Vi proponiamo un breve resoconto sull’incontro che si è tenuto il 21 giugno 2022, presso la sede dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana.

La delegazione di #DSP era composta dal Presidente Monica Perricone, da Roberta Campo, Gabriele Mignosi, Girolamo Schiera.
Per l’Ordine erano presenti il Presidente Gaetana D’Agostino e ben otto Consiglieri, Panebianco, Sidoti Olivo, Barretta, Adragna, Sciacca, Infurchia e Lo Piccolo.

Abbiamo avuto a disposizione un tempo congruo per esporre ai Consiglieri la nostra posizione, raccolta e sviluppata all’interno del documento.
Monica Perricone ha rotto il ghiaccio, allentando l’imbarazzo e una sottile tensione iniziale (in parte ci conosciamo e aleggiava il timore di un potenziale scontro).
Ha sviluppato una lunga, appassionata e puntuale presentazione dell’associazione e del progetto #DSP, dell’estensione nazionale del coordinamento dell’azione, e ha introdotto il tema principale dell’incontro: iniziare a ragionare insieme sulle conseguenze psicosociali dell’attuale situazione normativa.

Se inizialmente i Consiglieri mantenevano un atteggiamento di cauta e silenziosa attesa, al termine del primo intervento, avevamo conquistato la piena attenzione dei nostri interlocutori. Così Roberta ha esposto i nuclei fondamentali del documento, impiegando una dialettica precisa e pulita, arricchita da un’amabile coloritura emotiva e personale.

La discussione si è attivata in un clima di confronto, e di interesse sempre maggiore da parte dei nostri interlocutori. Le risposte iniziali (che potremmo riassumere così: l’Ordine non poteva esimersi dall’eseguire le direttive del Ministero e del Governo) ci hanno confermato l’impressione che le nostre riflessioni fossero davvero importanti.

Subito ci siamo focalizzati sulle questioni principali dell’incontro, concordando di adottare un punto di vista più ampio e di ordine superiore, senza scivolare sulle vicende personali dei singoli, o sulla banalizzazione (pro-vax/no-vax).

Gabriele fino a quel momento rimasto silenzioso e attento, ha preso parola per sottolineare, con limpida eloquenza e precisione, che la “questione vaccinale” è solo un dettaglio parziale e di superficie che coinvolge una parte di colleghi, ma che la vera minaccia che interessa tutti è l’aver introdotto dall’esterno ed ex abrupto un requisito che può impedire a un professionista, solidamente preparato e deontologicamente corretto, di continuare a esercitare il proprio lavoro in scienza e coscienza.

Quando ci è sembrato di aver raccolto un sincero interesse per il nostro ragionamento, Girolamo si è fatto portavoce delle nostre richieste:
1) che l’Ordine promuova e assicuri l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità nell’esercizio della professione, e che concorra con le Autorità locali e centrali nell’elaborazione dei provvedimenti legislativi che riguardano l’Ordine stesso, per la tutela degli iscritti, e a vantaggio della salute pubblica;
2) che #DSP (in rappresentanza dei colleghi che condividono i contenuti espressi nel documento) venga coinvolta in maniera esplicita, pubblicando ad esempio una comunicazione sul sito dell’OPRS, così che l’Ordine funga da collettore delle istanze dei tanti colleghi che, ad oggi, hanno trovato ascolto soltanto nella nostra associazione;
3) che venga avviata una discussione a partire dal documento che i Consiglieri hanno ricevuto, con la promessa che vi avrebbero dedicato il loro tempo;
4) che venga istituito un tavolo di lavoro sulle conseguenze psicosociali delle attuali politiche sanitarie.

L’incontro si è concluso con l’invito, da parte dei Consiglieri, a produrre una proposta più concreta sul da farsi (un seminario, ad esempio), affinché finalmente si riattivi una delle più importanti funzioni di pertinenza dell’Ordine: studio e ricerca, raccolta, proposta e discussione di temi specifici, da parte di tutti i colleghi competenti e interessati.

Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto un risultato certamente positivo che, siamo sicuri, riusciremo a consolidare nell’imminente futuro.
E lo siamo doppiamente perché abbiamo avuto la conferma che sta dando i primi frutti maturi il lavoro di preparazione che abbiamo iniziato da poco meno di un anno, il cui metodo ogni lunedì cerchiamo di perfezionare con passione, impegno, disciplina e grande piacere.

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Interlocuzione all’Ordine

L’azione “Interlocuzione all’Ordine” nasce dalle riflessioni di alcuni colleghi sulla necessità di richiedere una interlocuzione/audizione con coloro che all’Ordine regionale degli Psicologi rappresentano tutti noi come professionisti, in relazione alle decisioni del governo che in questi due anni hanno stravolto la nostra vita e attività professionale.

Con il presente documento intendiamo condividere alcune letture di carattere psicologico e psicosociale sulle conseguenze delle modalità di gestione sanitaria in Italia, e sui danni a breve, medio e lungo termine che ha prodotto l’obbligo vaccinale, sia sulla salute individuale che collettiva.

Il documento, suddiviso in punti, è il frutto di un confronto costante con colleghi di tutta Italia, che hanno deciso di raccontare il malessere all’interno alla professione, pensarlo e rileggerlo alla luce di una riflessione di più ampio respiro.

In aggiunta ai colleghi psicologi, riteniamo che uno degli interlocutori privilegiati sia l’Ordine professionale, in quanto Organo pubblico di tutela della professione, e che assume l’importante funzione di innalzarne il valore sociale.

Leggi il documento completo che presenteremo all’Ordine degli psicologi e aderisci compilando il modulo sottostante.

Aderisci alla raccolta firme contrassegnando la spunta al termine del form, altrimenti lascia i tuoi dati per restare in contatto con la nostra associazione.